Q&A in Aeroporto: Cosa fare in caso di Overbooking?
Capita spesso che vengano venduti più biglietti rispetto agli effettivi posti a sedere, soprattutto d’estate. Il turista inesperto, quindi, potrebbe rischiare di non poter partire per la meta tanto ambita. Il fenomeno è conosciuto come sovra-prenotazione. Ecco, quindi, cosa fare in caso di Overbooking, attenzionando i rimedi offerti al viaggiatore.
L’Overbooking è una tecnica (assolutamente legale prevista dai regolamenti) utilizzata dalle compagnie aeree per massimizzare i profitti di ogni volo: si vendono ticket in numero maggiore rispetto alla capacità dell’aereo, confidando nel fatto che – all’ultimo – qualcuno rinunci al viaggio per via di un contrattempo.
Per prevederlo, si usano tantissimi algoritmi che stimano il numero di passeggeri che non arriveranno considerando tante variabili, tra cui i ritardi, gli annullamenti dell’ultima ora, le coincidenze e le condizioni climatiche.
Ma se tutti si presentano poi in aeroporto che succede? Si va in Overbooking ed è un pericolo da evitare necessariamente. La prima regola da considerare è quella di mantenere la calma, sapendo con esattezza cosa fare senza entrare nel panico e quali sono i rimedi. Facciamo, quindi, un passo alla volta.
“Imbarco negato per Overbooking”… e ora?
Se arrivati in aeroporto vi viene negato l’imbarco per Overbooking, pur essendo una situazione rara, avete comunque diritto a prendere un volo successivo, oltre che un risarcimento economico non indifferente. Per prima cosa, la compagnia aerea verifica se vi siano dei volontari disposti a cedere il proprio posto in cambio di benefici. In caso di diniego, si applica la normativa di tutela del viaggiatore.
Nel dettaglio, per le partenze dall’Europa, il passeggero:
- Può scegliere se volare sul primo volo alternativo disponibile, oppure scegliere data e orari differenti o ottenere il rimborso del biglietto qualora il viaggio diventi inutile;
- Ha diritto a una compensazione pecuniaria di € 250 se la tratta è inferiore o uguale a 1.500 km, di € 400 per tratte tra i 1.500 e i 3.500 km, di € 600 per le tratte la cui distanza di volo è superiore ai 3.500 km;
- In alternativa al risarcimento, può richiedere un voucher sconto per una futura prenotazione o sistemazione in una classe superiore di viaggio;
- Ha diritto all’assistenza gratuita in aeroporto da parte della compagnia aerea (pasti, bevande e, in base alla durata dell’attesa, alloggio, trasporti…).
Il risarcimento economico è ridotto della metà se il passeggero decide di prendere un volo alternativo che arriva nella destinazione finale:
- in meno di 2 ore rispetto all’orario del suo volo originario per tratte inferiori o uguali a 1.500 km;
- oppure in meno di 3 ore rispetto alle tratte tra i 1.500 e i 3.500 km;
- o in meno di 4 ore nelle tratte di oltre 3.500 km.
Le regole possono variare leggermente in base alla compagnia di riferimento, ma sono comunque tutte molto simili.
Per ulteriori informazioni, ecco il sito dell’Enac, Ente Nazionale per l’Aviazione Civile: Link.
Ecco anche il testo del Regolamento (CE) 261/2004 che si applica in questi casi: Link.
Come evitare l’Overbooking? I consigli di Due Coperti
Prenotare un volo, quindi, non assicura la disponibilità del posto sull’aereo. Ci sono, però, dei modi per evitare l’Overbooking, stroncando in radice eventuali situazioni spiacevoli, in ossequio del detto “Prevenire è meglio che curare“. Ecco dei piccoli accorgimenti da tenere bene a mente:
- Fate il check-in online in tempo e non poche ore prima della partenza;
- Iscrivetevi – se possibile – a “programmi fedeltà” delle varie compagnie aeree di riferimento;
- Per non avere problemi di Overbooking, viaggiate in “business” (accettando, però, di pagare in più) o utilizzate sempre con una determinata compagnia, magari dotandovi di una tessera di “frequent flyer“.