Lo sapevi che… 8 imperdibili curiosità su Catania
Oltre viaggiare, c’è altro. Per conoscere a fondo una città è bene sapere abitudini locali, usi, costumi ma anche elementi “in più”. Ecco 8 curiosità su Catania da imparare assolutamente, da vero turista e amante del capoluogo etneo.
Catania, la città dominata da un lato dall’Etna e dall’altro dal mare, è una meta tutta da scoprire… piena di piccoli “segreti”, luoghi suggestivi e tanto altro.
A tal proposito, leggete il nostro approfondimento sull’Etna: Link.
Noi di Due Coperti, da bravi Catanesi doc, vi sveliamo 8 curiosità su Catania che, probabilmente, non conoscete. Vediamo un po’ di che si tratta.
1. ‘U Liotru
Simbolo indiscusso di Catania, ‘U Liotru (il cui nome deriva da Eliodoro, giovane catanese che, secondo la leggenda, lo costruì e lo cavalcò per arrivare a Costantinopoli) è un elefantino in basalto nero sormontato da un obelisco al centro della fontana monumentale di Piazza Duomo. Si narra che proprio il pachiderma avrebbe cacciato animali feroci durante la fondazione della città ma divenne emblema di Catania solo nel 1239, prima era l’effige di San Giorgio a rappresentare il capoluogo etneo.
Per sapere tutto sul simbolo di Catania, ecco il nostro articolo: Link.
2. La Festa di Sant’Agata
Non una classica celebrazione patronale, ma dal 3 al 5 febbraio Catania si trasforma completamente per onorare Sant’Agata, patrona della città. Si tratta, infatti, della festa più grande d’Italia, nonché la terza festa cristiana al mondo. Un mix di devozione, folklore e tradizione imperdibile per “vivere” Catania a pieno. I Catanesi ce l’hanno proprio nel cuore: la chiamano “la bambina” o “Aita” o “Aituzza“, a voler simboleggiare il forte legame tra devoti e città.
Curiosi di conoscere tutto sulla Festa di Sant’Agata? Leggete la nostra guida per i turisti: Link.
E se non bastasse, ecco un itinerario sui luoghi storici che ricordano la vita della Patrona: Link.
3. Le leggende di Piazza Università
Piazza Università, che non è un semplice punto di ritrovo per i catanesi… Oltre a questo, infatti, c’è molto di più. Nel 1957 gli scultori catanesi Mimì Maria Lazzaro e Domenico Tudisco realizzarono dei lampioni di bronzo, su progetto di Vincenzo Corsaro, un architetto. Non si tratta solamente di un’opera artistica, perché i quattro candelabri rappresentano ciascuno una leggenda catanese. In ordine, si parla, infatti, di Gammazita, Colapesce, i Fratelli Pii, il Paladino Uzeta.
Per saperne di più, abbiamo preparato un approfondimento su Piazza Università: Link.
4. Il fiume sotterraneo
Nel sottosuolo di Catania scorre un fiume, l’Amenano, dal nome della divinità greca metà uomo e metà toro. Per tanto tempo fu chiamato “Judicello“, perché scorreva nella zona ebraica della città. La cosa particolare è che, fino a poco tempo fa, il fiume attraversava il centro storico di Catania, alimentando anche il Lago di Nicito. Fu l’eruzione del 1669 che seppellìle due fonti d’acqua e, infatti, il fiume – oggi – riaffiora solo in alcuni punti. Uno di questi è la Fontana dell’Amenano, sul lato sud-occidentale di Piazza Duomo.
5. La Villa Varagli
Un tempo, il mare era molto esteso ed arrivava fino ai famosissimi Archi della Marina e proprio accanto, passando per Porta Uzeda, è collocata la Villa Varagli (in siciliano, infatti, “Varagghi” significa “sbadiglio” e la villa prende il nome dal curioso fatto che, secondo la tradizione, gli anziani passeggiavano lì e sbadigliavano seduti sulle panchine.
6. Il cavallo senza testa
Una curiosità di Catania un po’ macabra è quella del cavallo senza testa. Secondo la leggenda, in Via Crociferi, nel 1700, si dice che un cavallo senza testa si aggirasse in quella strada dal tramonto all’alba. Un modo per allontanare occhi indiscreti, dato che la bellissima via barocca era sede di intrighi amorosi e incontri dei nobili del tempo.
Un catanese, però, incuriosito e spavaldo, fece una scommessa: a mezzanotte si sarebbe recato sotto l’Arco delle monache Benedettine per piantare un chiodo. Fatalità volle, però, che vi lasciò anche un pezzo del suo mantello perché, impaurito dopo aver udito i passi di un cavallo, scappò di tutta fretta. Così l’animale lo travolse e gli staccò la testa e, pare che – da quel giorno – i due si facciano vedere “insieme” soltanto nelle notti di luna piena. Si tratta, naturalmente, di una leggenda.
Ecco a voi il link del nostro articolo dedicato a Via Crociferi interamente: Link.
7. ‘A Fera o’Luni e l’Americana
La vera essenza di Catania sono senza dubbio i mercati storici, come ‘A Fera o’Luni, che dal lunedì al sabato si svolge in Piazza Carlo Alberto, e che tra sapori, genuinità e prodotti locali è un must da vedere. Vicino la Chiesa del Carmine, tra l’altro, c’è una zona conosciuta come l’Americana: qui, tempo fa, gli americani portavano abiti e indumenti usati per essere rivenduti.
8. Il Grattacielo del Centro Cittadino
Ebbene sì, Catania una piccola New York: ben 17 piani realizzati dall’architetto Rosario Marletta alla fine degli Anni ’50. Si tratta del Grattacielo del Centro Cittadino, conosciuto anche come “Casa-torre“. Si trova a due passi dalla Villa Bellini, polmone verde di indubbio valore storico e culturale.
Per scoprire tutti i meandri della Villa Bellini, ecco il nostro articolo: Link.
Se avete voglia di scoprire altre informazioni sulla città di Catania, date un’occhiata alla nostra pagina dedicata proprio al capoluogo etneo.