Le Località più belle della Sicilia: Terrasini (PA)
Terrasini, in provincia di Palermo, è un borghetto marittimo della Sicilia Occidentale. Ogni anno attrae tantissimi turisti in giro per il mondo soprattutto per la spettacolarità delle sue spiagge uniche nel suo genere. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.
Descrizione di Terrasini
Collocata tra il mare e le colline, Terrasini regala panorami incredibili tra coste irregolari, baie rocciose e dirupi molto irti. Amatissima e affollatissima durante i mesi estivi, è una meta gettonatissima per i più giovani che possono rilassarsi non trascurando il divertimento.
Il nome Terrasini deriva dal vicino promontorio di Capo Rama, che con l’opposto Capo San Vito forma l’ampio golfo di Castellammare, l’antico “Sinus Aegestanus“: proprio dal vicino golfo il territorio cominciò a chiamarsi “Terra Sinus” (terra del golfo), poi trasformato in “Terrasini“.
Il borgo, di probabile origine tardomedievale, fu dominio feudale dei principi di Carini di casa La Grua Talamanca, i quali agli inizi del XVIII secolo avevano acquistato questo territorio dal barone Donato di Gazzara.
Il centro storico si sviluppa tutto attorno alla centralissima Piazza Duomo e i vicoletti intorno puntellati di monumenti, palazzi, chiese, ma anche negozietti, bar, ristoranti e quant’altro. La “movida” si svolge proprio lì fino al porto e al famoso Lungomare.
Per posteggiare, ci sono diverse soluzioni: la maggior parte delle strade centrali sono a pagamento (strisce blu) da una parte, ma gratuite (con un pizzico di fortuna in più) dall’altro lato della strada. Trattandosi di un borgo piuttosto piccolo, si gira tranquillamente a piedi quindi qualsiasi distanza non è mai esagerata, ma anzi una piacevole passeggiata.
Cosa vedere a Terrasini
I punti di interesse di Terrasini non sono affatto pochi, per lo più concentrati nel centro storico. Vediamo cosa vedere assolutamente una volta arrivati nella rinomata località siciliana.
• PIAZZA DUOMO
Da vedere è Piazza Duomo, di forma rettangolare, cuore pulsante di Terrasini, dove si concentra gran parte della movida e dove si trovano tantissimi ristoranti, bar, pizzerie, gelaterie. Qui si svolgono serate “a cielo aperto”, anche con musica dal vivo, e lo sfondo è ovviamente il fantastico Duomo. La piazza è circondata da imponenti palazzi storici risalenti al XVII e XVIII secolo, è lastricata con pregiato basolato di marmo siciliano e ha dimensioni molto ampie, 110 metri di lunghezza per 35 metri di larghezza.
• DUOMO
Simbolo indiscusso, il Duomo, dedicato alla Maria Santissima delle Grazie, nonché patrona della città siciliana, è collocato nell’omonima Piazza. La struttura è in perfetto stile barocco e sulla parte esterna si possono ammirare le statue di San Pietro e San Giuseppe. La facciata è composta da otto colonne, quattro doriche e quattro corinzie. Altri elementi caratteristici sono le due vertiginose torri, alte circa 30 metri, su cui sono installati due orologi. All’interno, invece, si divide in tre navate con alcune cappelle dedicate ai santi protettori del lavoro e due cappelle, rispettivamente del Cristo Salvatore e della Maria Santissima.
• PALAZZO CATALDI
Il Palazzo Cataldi è oggi sede della Biblioteca Comunale “Claudio Catalfio”, sita in via Benedetto Saputo. Da ammirare anche il settecentesco castello dei principi La Grua Talamanca, oggi Palazzo Municipale, in piazza Borsellino e Falcone, edificio oggi rimaneggiato.
• MONUMENTO AI CADUTI DELLA PRIMA GUERRA MONDIALE
Il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale si trova al centro di Piazza Falcone e Borsellino proprio davanti al Municipio. Si tratta di un dono dei Terrasinesi residenti a Detroit e raffigura un cippo quadrangolare in marmo che reca incisi i nomi dei terrasinesi caduti nel conflitto mondiale. Il cippo è sormontato da una figura alata, probabilmente una sorta di Nike, dea della vittoria, con in mano una corona d’alloro.
• PALAZZO D’AUMALE
Il Palazzo D’Aumale (noto per i carretti siciliani, reperti antichi e animali imbalsamati), dal 1984 è sede del Museo civico, nato dall’unione del Museo storico-etnografico del carretto siciliano “S. Ventimiglia” (fondato nel 1973 grazie al professore Salvatore Ventimiglia) con il Museo civico di storia naturale che era stato aperto nel 1981. Il Museo è composto da tre diverse aree tematiche: etnografica, naturalistica e archeologica.
• LUNGOMARE
Una passeggiata al Lungomare è assolutamente da fare. Soprattutto di sera, dato che si possono ammirare le meravigliose spiagge con una luce differente che conferisce tutta un’altra visione. Poi bancarelle, chioschi, ristoranti, bar, giostre, renderanno la sosta ancora più piacevole.
• TORRE DI CAPO RAMA
Un altro imperdibile luogo è la Torre di Capo Rama, un po’ distante dal centro prettamente inteso, dato che si trova sul promontorio che prende il suo nome. Fu edificata attorno al XV secolo e sorge direttamente sul mare. A differenza dalle altre che punteggiano la costa, questa sembra essere la più antica e offre al turista un panorama davvero mozzafiato.
• VILLA FASSINI
Villa Fassini è una struttura rivolta all’architetto Ernesto Basile che affascina per lo stile liberty che la caratterizza e per la presenza di limoneti e aranceti che la circondano. La villa, appartenuta alla potente famiglia siciliana dei Florio, è stata anche luogo di ritrovo – negli anni ’70 – di una importante comunità hippy, formata da giovani provenienti da tutta Italia e dall’Europa.
• FARAGLIONI
Una delle più belle attrazioni di Terrasini sono i faraglioni che spiccano dalle acque limpide e cristalline del mare. Una sosta, alcune foto (soprattutto al tramonto) sono assolutamente d’obbligo!
Cosa mangiare a Terrasini
La tradizione culinaria di Terrasini vanta una ricca selezione di prodotti locali che sono una vera e propria delizia per il palato e che rispecchiano in pieno lo stile siciliano. La ristorazione è una delle esperienze più interessanti: la cittadina offre una varietà di locali e pub dove mangiare piatti tipici a base di pesce ma non solo.
Da provare assolutamente gli anelletti al forno, una sorta di timballo di pasta le cui origini risalgono ai tempi della dominazione araba. Ancora, tra i primi, si deve per forza gustare la pasta con le sarde i cui ingredienti principali sono appunto le sarde freschissime e il finocchietto selvatico.
Degna di nota anche la pasta con le acciughe e la mollica, un piatto che rivisita la classica ricetta della pasta con le sarde arricchendola con estratto di pomodoro e pangrattato. Tra i secondi, invece, gli involtini alla palermitana (farciti con caciocavallo, uva passa e pinoli e all’esterno avvolti da una croccante panatura) e le cotolette alla palermitana, con una panatura composta da pecorino, aglio, erba cipollina e prezzemolo.
Infine, arancini, panelle, crocchè, cazzilli, sfinciuni, pani ca’ meusa sono alcune delle bontà culinarie dello street food siciliano da dover assaggiare. Accanto a questo anche i cannoli siciliani, le cassate come dolci.
Le spiagge più belle di Terrasini
Trattandosi di una località prevalentemente estiva, Terrasini è conosciuta soprattutto per le sue spiagge particolari e sui generis. Vediamo insieme quali sono le più belle.
- Spiaggia Cala Rossa, ideale per tutti coloro che sono amanti dello snorkeling;
- Spiaggia La Praiola, la principale di Terrasini e per questo è molto frequentata (anche per la vicinanza al centro abitato);
Per saperne di più, ecco il nostro approfondimento: Link.
- Spiaggia Magaggiari, nel territorio di Cinisi, è una piccola baia che sorge al confine con Terrasini;
- Spiaggia San Cataldo, con arenile sabbioso a Sud-Ovest;
- Spiaggia di Capaci, sabbiosa e con mare limpidissimo;
- Spiaggia di Isola delle Femmine, con diverse e graziose calette e un panorama mozzafiato;
- Spiaggia di Mondello, movimentata di giorno e di sera, mare basso e sabbioso;
- Spiaggia di Castellammare del Golfo, con diverse baie e fondali ideali per gli amanti dello snorkeling.
Esperienze da vivere a Terrasini
Per esplorare in toto Terrasini, ci sono delle esperienze assolutamente da fare. Innanzitutto, durante la metà del mese di agosto si può assistere alla Festa dedicata a San Giuseppe, con degustazioni di pesce e vino.
Nel giorno di Pasqua ricorre la Festa degli schietti (scapoli) che consiste nell’alzare un albero di arancio del peso di 50 kg e di tenerlo il più possibile sul palmo della mano. Questa tradizione ebbe inizio nell’Ottocento, in cui i giovani davano prova della loro forza sotto il balcone dell’amorosa. La stessa festa viene celebrata nello stesso giorno a Detroit negli Stati Uniti, dove esiste una comunità di Terrasinesi.
Prima della competizione si procede alla scelta dell’albero e alla sua decorazione con nastri e campanellini, si celebra la Santa Messa e si benedice la pianta prescelta. Il tutto è reso più particolare dagli abiti indossati dai partecipanti: si tratta di costumi tipici siciliani di un tempo.
Un altro evento da non perdere, che si svolge all’inizio di ottobre, è il Festival del Pescatore, che prevede vari punti di intrattenimento, spettacoli, tornei di carte, convegni sulla pesca e degustazioni, ma anche la Sagra del Pesce con banchetti e racconti dei “cunta storie” locali.
“È lu putiri ca nforza li putenti, è lu silenzio ca ammazza li ‘nnuccenti“
– Rosa Balistreri