Le Località più belle della Sicilia: Sperlinga (EN)

Le Località più belle della Sicilia: Sperlinga (EN)

Sperlinga, in provincia di Enna, è una località interamente costruita in una gigantesca pietra d’arenaria. Proprio per la sua particolarità, attrae ogni anno tantissimi turisti che non possono fare altro che innamorarsene. Scopriamo insieme tutto quello che c’è da sapere.

Descrizione di Sperlinga

Situata tra i Nebrodi e le Madonie nel cuore della Sicilia, Sperlinga (Spillinga in siciliano) fa parte dei Borghi più belli d’Italia (dove viene definita “Nata dalla roccia“). Etimologicamente, infatti, il nome deriva dal Greco e significa “Spelonca“, cioè “Grotta“. Il centro abitato si snoda attraverso viuzze medievali tra architetture scavate nella pietra e panorami mozzafiato.

Con circa 700 abitanti, è un piccolo borgo in cui si respira un’atmosfera quasi retrò e vintage. Qui, a tal proposito, sopravvivono ancora gli antichi mestieri: è attiva un’ampia produzione di tappetti tessuti a mano su vecchi telai in legno. Questa attività coinvolge ben 18 abitanti, tra cui anche 2 bambine e un ragazzo. La tradizione, infatti, regna sovrana e, ancora oggi, si tramanda quest’arte antica. Ma non è tutto: si lavorano anche la canna, il salice e l’olivastro per costruire ceste, il giunco per le fiscelle (che sono contenitori per ricotta e formaggi) e la ferula per i furrizzi, sgabelli contadini.

Una particolarità che ci ha colpito è che in paese non esistono né pizzerie, ristoranti, hotel, bagni pubblici e negozietti di souvenir. A vendere dei “ricordi di viaggio”, per fare un esempio, sono gli stessi abitanti che realizzano a mano oggetti di ogni tipo.

Per posteggiare, vi sono delle aree di sosta gratuite (una di queste proprio sotto il castello) e poi è bello partire ad esplorare Sperlinga a piedi. Poiché tutto è concentrato, si può tranquillamente girare senza mezzo agevolmente.

Castello - Sperlinga (EN) (IT)
Castello – Sperlinga (EN) (IT)

Cosa vedere a Sperlinga

Considerata una “regale dimora rupestre“, Sperlinga si distingue dagli altri Comuni dell’entroterra siciliano proprio per essere unica nel suo genere. I principali punti di interesse sono dislocati essenzialmente nel centro cittadino: ecco cosa vedere assolutamente in questa meravigliosa località turistica.

• CASTELLO MEDIEVALE

Il Castello Medievale è un raro esempio di castello rupestre/fortezza collocato su una grande roccia arenaria e risalente ad un periodo che va dai Siculi ai Bizantini, mentre la parte sopra la roccia è del 1200. Il luogo è stata la dimora di diverse famiglie nobiliari: i Ventimiglia, gli Oneto, Li Destri-Nicosia, i Russo, i Scaglione, i Natoli. Dal 1973 è tra i beni indisponibili del Comune ed è visitabile a pagamento.

Curiosità: il Castello è diventato famoso grazie alle vicende dei Vespri Siciliani, rivolta popolare scoppiata nel 1282 a Palermo contro la dinastia francese degli Aragonesi, padroni dell’Isola dal 1266. Proprio in questo luogo si rifugiarono alcuni soldati francesi che, insieme ad un gruppo di siciliani di Sperlinga, resistettero agli assalti per ben 13 mesi prima di capitolate del tutto.

Una leggenda narra che gli abitanti locali, chiusi nel castello, suonavano le campane delle pecore per lasciar credere di avere ancora un branco di animali con loro, mentre mungevano il latte alle loro donne per produrre piccoli caci che gettavano fuori le mura. La vicenda è ricordata con l’iscrizione in cima al castello, visibile sull’arco dell’androne.

• GROTTE

L’intero borgo rupestre, a Sud del Castello, è costituito da file sovrapposte di grotte (se ne contano circa 50) tutte collegate da stradine e gradini e ovviamente scavati nella roccia. Alcune sono state abitate fino a metà di qualche secolo scorso e sono di proprietà privata, alcune adibite a botteghe o ad uso comune. Di queste, invece, sei sono state acquistate dal Comune di Sperlinga che ha realizzato una sorta di museo con oggetti e arredamenti antichi, visitabili a pagamento anche con apposita guida.

• CHIESE DI SPERLINGA

A Sperlinga ci sono tre luoghi di culto degni di nota: la Chiesa Madre, dedicata a San Giovanni Battista, fatta costruire dal Principe Giovanni Forti Natoli dal 1597 in poi, la Chiesa della Madonna della Mercede, risalente alla seconda metà del ‘700 dove si conserva un crocifisso ligneo che un tempo era posto nella chiesa interna della roccia e la Chiesa di Sant’Anna o del Convento, realizzata dal Duca Stefano Oneto.

Cosa mangiare a Sperlinga

Per “assaporare” anche il gusto del paesino, non potete non assaggiare i tipici formaggi locali, come il caciocavallo, il piacentino e la ricotta fresca che serve essenzialmente per la produzione della classica cassata siciliana.

Ancora, immancabile da assaggiare è la frascàtela (polenta di farina di grano duro o di cicerchia, con lardo e broccoli). Degno di nota anche il tortone, dolce realizzato con la pasta del pane fritta in olio e cosparsa di zucchero misto a cannella.

Esperienze da vivere a Sperlinga

Tra le varie feste patronali e religiose, spicca sicuramente il Corteo Storico delle Dame dei Castelli di Sicilia, che si svolge il 16 agosto. In questa giornata partecipano circa 30 delegazioni dei paesi che facevano parte delle Terre Gallo-Italiche e sfila un corteo di dame e cavalieri in abiti d’epoca che rappresentano le famiglie nobiliari. Proprio sotto il castello medievale, poi, si conclude la manifestazione. Proprio qui si ha la rievocazione dei Vespri Siciliani e l’elezione della Dama dei Castelli di Sicilia, il tutto accompagnato da giochi piro-musicali nelle terrazze della fortezza medievale.

Sempre il 16 agosto si degusta – proprio sotto il castello – il Tortone, per la locale sagra, autentica espressione di una genuina tradizione culinaria. Il dolce viene accompagnato dal vino e da bancarelle di prodotti d’artigianato.

Il 6 dicembre, la cittadina ospita un bellissimo presepe vivente molto suggestivo che permette di “immergersi” in un’epoca ormai risalente nel tempo e di vivere, nello stesso istante, la magia del Natale.

“Quod Siculis placuit, sola Sperlinga negavit
(trad. Ciò che fu stabilito dai Siciliani, solo Sperlinga lo negò)”

– Iscrizione nel castello della città, riferita ai Vespri Siciliani