La Tradizione Catanese a tavola: Sarde a beccafico (+Ricetta)
La Sicilia è sinonimo di tradizione, soprattutto quella culinaria. Catania, nello specifico, offre piatti tipici degni di nota che portano con sé il sapore di una cultura che affonda le radici nei secoli e che si tramanda di generazione in generazione. Questa volta ci concentreremo sulle Sarde a beccafico: origini, curiosità e… ricetta tutta catanese!
Origini delle Sarde a beccafico
Il nome del piatto deriva dai beccafichi, volatili della famiglia dei Silvidi. In passato i nobili siciliani li consumavano, dopo averli cacciati, farciti delle loro stesse viscere e interiora.
In più venivano impiattati con le piume della coda rivolte all’insù, per essere afferrati meglio e mangiati in modo più comodo.
Pur essendo un piatto gustoso, era considerato un bene di lusso e, pertanto, inavvicinabile al popolo. Così i popolani siciliani ripiegarono sulle sarde, pesci più economici ma che hanno tantissime proprietà.
Per riprodurre il ripieno d’interiora, poi, si pensò di utilizzare la mollica di pane, uva passa, pinoli e poco altro.
Il gusto della tradizione
Si tratta di un secondo piatto gustoso e semplice allo stesso tempo che consiste nel preparare le sarde al forno arrotolate intorno a un composto di pan grattato, aglio tritato, prezzemolo tritato, uva sultanina, pinoli, sale, pepe e olio d’oliva.
Le Sarde a beccafico sono considerate anche un ricco antipasto soprattutto nei pranzi cerimoniali. La versione alla catanese, a differenza di quella palermitana, aggiunge nella farcitura il caciocavallo e, anziché arrotolare le sarde, vengono disposte una sopra l’altro, a due a due, impanate e fritte.
È un piatto tipico siciliano e come tale è stato ufficialmente riconosciuto e inserito nella lista dei prodotti agroalimentari tradizionali italiani (P.A.T) del Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali (Mipaaf).
La Tradizione Catanese a tavola:
Sarde a beccafico
Course: Food4
servings30
minutes40
minutes1
hour10
minutesIngredienti
600g di Sarde
200 g di Pangrattato
4 Acciughe sotto sale
2 spicchi d’Aglio
3 Uova
q.b. di Farina
1 mazzetto di Prezzemolo
50g di Pecorino grattuggiato
q.b. di Sale
q.b. di Pepe
q.b. di Olio extravergine d’Oliva
Procedimento
Quantità: x4
Tempo di preparazione: 50 minuti
Tempo di cottura: 25 minuti
Costo: Medio
Tempo totale: 75 minuti (1 h e 15 minuti)
Da veri Catanesi, vi forniamo la ricetta per realizzare a casa delle perfette Sarde a beccafico. La preparazione del piatto prevede due momenti distinti, in uno si preparano le sarde eviscerandole togliendo la lisca e la testa, nell’altro si provvede a preparare la farcia. Pronti? Via.
Preparazione
Fase 1
- Per prima cosa, tagliate a metà le sarde, seguendo la linea della lisca.
- Aggiungete il pangrattato e unitelo al pecorino grattugiato.
- Fate sciogliere in una padella antiaderente le acciughe dissalate e diliscate con due cucchiai d’olio a fiamma molto bassa.
- Rimescolatele spesso e aggiungete un trito d’aglio, un trito di prezzemolo, del sale e del pepe.
- Versate il pangrattato condito in una terrina e aggiungete anche le acciughe e un uovo.
- Omogeneizzate l’impasto con il quale si farà il ripieno al pesce.
Fase 2
- Sciacquate bene le sarde: devono essere eviscerate, diliscate e tagliate, senza la testa ma con la coda.
- Afferratene una metà e ricopritela con la farcia preparata in precedenza
- Copritela con una seconda metà, aiutandovi con le dita e schiacciando un pochino.
- Infarinate le sarde ripiene con la farina e intingetele nelle uova sbattute per poi friggerle e mangiarle.
Buon appetito!