Coronavirus un anno dopo: parentesi di “normalità”?
A distanza di un anno dall’inizio della pandemia di Coronavirus che ha stravolto vite, equilibri e routine, siamo ancora qui. L’emergenza sanitaria è attuale e, anzi, adesso si affacciano nel panorama – già incerto – anche le varianti del virus. Quando finirà tutto questo?
Che colore siamo?
La Sicilia, tra mille bassi e pochissimi alti, ha “cambiato colore” diverse volte: da un “timido” giallo, si è passati ad un “prepotente” arancione, fino al rosso per un po’ di tempo. Successivamente, la Regione ha fatto dietrofront: allo stato attuale, infatti, è il giallo il colore. La domanda più gettonata, in tutto questo periodo, è la seguente:
“Che colore siamo?”
ma soprattutto
“Che colore diventeremo?“
Si devono attenzionare i contagi, con il numero dei guariti e decessi nell’Isola. Un monitoraggio costante, per capire in che fascia di rischio inserire la Sicilia, così come tutte le altre Regioni d’Italia. Ma da non trascurare anche il dato riguardante gli ospedali e le Terapie Intensive.
Giallo vuol dire restrizioni minime, con annessa possibilità di vedere i parenti/amici (massimo 1 volta al giorno) e libertà di spostarsi anche fuori dal proprio Comune. Resta fermo, però, il coprifuoco (dalle 22 alle 5). Questo ci limita, e non poco. In tutto ciò, però, cerchiamo di aggrapparci con tutte le nostre forze alla ricerca della tanto agognata… normalità.
Una parentesi di normalità
Rispettosi delle regole ma stanchi della solita routine casa-lavoro-casa, noi di Due Coperti ci siamo privati di tante cose per il bene comune. No alle uscite, sì alla mascherina e alla distanza interpersonale. Senso civico e responsabilità possono fare la differenza.
Armati di ogni dispositivo individuale di protezione e tanta (ma tanta) amuchina, abbiamo deciso di ritornare a respirare un po’ di normalità programmando – per domenica – una gita “fuori porta”: una giornata per ammirare una parte della nostra bellissima Sicilia, non dimenticando mai le misure anti-contagio.
Programmate una piccola fuga
La pandemia sicuramente sta danneggiando tutti. Dobbiamo, però, pensare sempre positivo. Un buon punto di partenza sarebbe quello di limitate il tempo davanti allo schermo di smartphone, tv e quant’altro… ricordate sempre di prendere una boccata d’aria. Non importa se in balcone, al parchetto sotto casa o al supermercato… quel che conta è “assaporare” un po’ di normalità.
Programmate, come abbiamo fatto noi, una piccola fuga… non parliamo di un viaggio, perché non è possibile, ma anche prendere la macchina e girare ammirando i paesaggi della vostra Regione è sicuramente un gran passo avanti. Ribadiamo, però, la necessità di sapere bene le regole da rispettare rigorosamente per prevenire la diffusione dei contagi.
Prima o poi finirà
Naturalmente è chiaro che ci manca tutto quello che ci apparteneva in passato: le cose più ovvie, banali e quasi scontate. Un abbraccio, le attese ai ristoranti, le file di persone all’ingresso di un museo… e tanto altro ancora.
La luce in fondo al tunnel, però, c’è. Prima o poi tutto questo finirà. Allora sì che sarà bellissimo poter esclamare: “Come ha fatto a mancarmi la quotidianità?” perché vorrà dire che sarà tornata la normalità. E apprezzeremo ogni singola cosa, più di prima, parola di Due Coperti.